Italia Medievale

Appello per la Torre di Bosco Minniti

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view post Posted on 26/5/2009, 07:28
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Italia Medievale

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Tra i tesori d'arte nascosti da una espansione edilizia senza raziocinio, vi è il monumento che troneggia nel rione di Bosco Minniti a Siracusa. Fuori dal circuito turistico tradizionale e dal centro storico, qui sorge una torre medievale che era parte di un complesso difensivo oggi perduto. A sollevare oggi la questione è l'associazione culturale Italia Nostra, coordinata da Lucia Acerra.
«La dissennata espansione edilizia dell'ultimo trentennio - afferma la professoressa Acerra - in assenza di normative regolamentari ha sconvolto gran parte del territorio urbano in cui insistono testimonianze del passato degne di essere tutelate. E' il caso della Torre di Bosco Minniti, importante monumento medievale che testimonia la presenza di un complesso di torri di avvistamento a difesa del territorio. Custodite da guerrieri armati, le Torri specula, per mezzo di segnali di fumo o di fuoco comunicavano a distanza l'avvistamento dei nemici permettendo l'organizzazione della difesa».
Di queste, quelle di Targia, Modica, Del Teatro, Landolina, Milocca, Cuba, e Tonda, che erano parte dello stesso complesso, hanno avuto sorte migliore perché di proprietà privata o fuori dalla cinta urbana; quella di Bosco Minniti, inglobata tra due condomini di via Alessandro Specchi, giace nel più completo abbandono. «E per osservarla - prosegue - bisogna chiedere il permesso, a volte non accordato, ai vari inquilini del condominio. Sommersa da una spessa coltre di fogliame che sta distruggendo la struttura, la torre, nonostante tutto, resta in piedi, ma non sappiamo ancora per quanto».
Come evidenzia Lucia Acerra, Italia Nostra ha segnalato la situazione alle varie amministrazioni comunali che si sono susseguite nell'ultimo trentennio, senza ottenere nulla.
«Speriamo - conclude - che questa ultima segnalazione possa godere della dovuta attenzione e la città possa riappropriarsi di un monumento testimone di secoli di storia cittadina e quindi meritevole di tutta la nostra attenzione». L'auspicio è che si possa riconsegnare alla città quei gioielli dimenticati, spesso sconosciuti agli stessi siracusani.
 
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Kaleido
view post Posted on 10/5/2010, 07:06




Abito poco distante dalla famosa torre di cui sopra, e confesso che fino agli anni Ottanta - Novanta questa piccola grande realtà della nostra archeologia medievale è stata un po' ignorata. Ho saputo le prime notizie concrete durante un corso europeo sulla valorizzazione dei Beni Culturali. Nel frattempo il Medioevo siracusano, forse sull'onda lunga di tendenze un po' più ampie, a livelli magari nazioneli e oltre, ha cominciato a ricevere qualche timido tentativo in pù di valorizzazione. Un architetto locale, praticamente un ragazzo della mia generazione, alessandro Bovo, ha pubblicato un testo interessante, anche se non molto voluminoso, sulle torri di difesa siracusane, e altri professori e studiosi del posto hanno in varie occasioni riscoperto un'epoca storia che in una città fin'allora è stata considerata "troppo greco-romana e troppo barocca", era stata un pò dimenticata (mille anni di storia: scusate se sono pochi!). Anche storici dell'arte come Michele Romano o archeologi come Laura Cassataro si sono occupati molto dell'arte e dell'architettura medioevale della mia città. sono nate anche delle associazioni culturali. Ma il Medioevo siracusano non era poi, a voler ben dire, così ignoto: basti pensare a Giuseppe Agnello, studioso di lungo corso e capostipite di una dinastia di medioevisti, che è scomparso negli anni Settanta. Forse una vulgata strisciante ci ha portati inconsciamente a ignorare qesti "secoli bui" che tanto bui non sono, tanto che io stesso, in quel corso europeo di cui parlavo prima, mi sono dedicato al Medioevo siracusano in più occasioni. Vicino il parco archeologico abbiamo la chiesa, abbastanza nota, di San Nicolò ai Cordari, ma lì vicino, a due passi da piazza Adda, ci sono le poche rovine di un convento cappuccino dei primi del Cinquecento, poche pietre in tutto, ma poco note a molti. L'edilizia del boom economico e industriale ha contribuito vivamente a seppellire nella fossa dell'oblio tanti piccoli ma significativi particolari che sono il testimonio della nostra storia, e la superficialità delle speculazioni economiche dettate da un consumismo selvaggio hanno fatto il resto. Beh, riguardo alla riscoperta di questi ruderi, meglio tardi che mai. Ma dubito che quella torretta aragonese d'avvistamento (che poi è proprietà privata e appartiene a uno dei due condomìni), possa liberarsi dalla giungla di cemento in cui è intrappolata. Forse con altri edifici meno soffocati dalle varie costruzioni edilizie contemporanee si potrà far meglio...
 
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antonio gentile
view post Posted on 13/10/2010, 16:54




:o: e' la ennesima prova della indifferenza e poca sensibilità storica/archeologica di chi governa la città di Siracusa.Sarà l'abbondanza di siti e reperti esistenti che sott
raggono attenzione a residenti e turisti, ma un quartiere come Bosco Minniti avrebbe bisogno della valorizzazione della TorreMediovale per una migliore riqualificazione del contesto. Basterebbe tagliare l'edera in cima così da scoprire i muri, rimuovere pietre/cemento/calcinacci aggiunti nel corso degli anni,fare una porta rustica a doghe accostate e montare un catenaccio d'antiquariato in ferro; indi una pulitura finale. Si potrebbero impiegare, come volontari e come persone da inserire in contesto socialmente utile tutti quegli extra-comunitari che gravitano in zona e nella parrocchia, il tutto per una spesa contenutissima accessibile anche ad un solo privato. Ritengo, non conoscendo il proprietario della torre in parola ne' la posizione dei due condomini al centro dei quali sorge la torre, che un eventuale intervento della Sovraintendenza complicherebbe notevolmente l'iter burocratico per le immaginabili procedure che fanno dell'ITALIA un paese inguaribile.L'unica industria che può sviluppare il territorio siracusano è la via dell'industria turistica e non l'industria delle chiacchere di cui siamo il primo produttore italiano. Il turismo bisogna saperlo fare, occorre studiarlo, occorre sposare un atteggiamento di umiltà e di accoglienza,vedere il turista come una entità che ci porta reddito e mai come un pollo da spennare ad ogni passaggio, perchè il passaparola negativo è il peggior viatico ed a nulla vale aprire un box all'aeroporto di Catania oppure presenziare all'Expo dfi Shangai. Detto contenitore , una volta ultimato in economia,ch'è sempre meglio di lasciarlo in totale stato di degrado come oggi, potrebbe esser utilizzato per iniziative/mostre contenute e/o altro al fine di recuperare una pagina di storia siracusana e riqualificare la zona, necessità che avverto pur essendo nato in Ortigia. :o: :o: :o: :o: firmato:
rag. antonio gentile viale tica 85 siracusa.
 
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view post Posted on 22/10/2023, 19:01
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Vostra Tenebrosità

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